“La ricerca scientifica in omeopatia oggi” – Verona 26 novembre 2016

RELATORI: Dr.ssa Beatrice Andreoli Prof. Paolo Bellavite Dr. Maurizio Cannarozzo Dr. Massimo Mangialavori Dr. Andrea Signorini

Si farà il punto sulle più recenti acquisizioni, in particolare in ambito clinico, nazionale ed internazionale, sull’argomento.

Date, orari e sede

Sabato 26 novembre 2016
Orario: mattina 9.30 – 13,00 ; pomeriggio 14,30-18,30

A chi è rivolto

A tutti.

Quote, modalità e documentazione per l'iscrizione

€ 100,00 più I.V.A.

Per gli iscritti al Corso Triennale e al Corso di Perfezionamento la partecipazione al seminario è compreso nel costo d’iscrizione.

Dettaglio del corso

La Medicina Omeopatica ha da molto tempo dimostrato la sua piena efficacia come metodo terapeutico. Giornaliere sono queste conferme, ovunque replicate.
Tante sono anche le ricerche, e i risultati raggiunti, delle scienze di base per spiegare i meccanismi d’azione e i modi con cui si trasmettono le informazioni contenute nei rimedi.
Tante sono le sfide e gli spunti di conoscenza offerti dall’omeopatia alle scienze biologiche per comprendere meglio i processi vitali e il funzionamento di un sistema complesso come un organismo vivente, con tutti i suoi meccanismi di compenso e scompenso.
Infondate sono quindi le critiche alla serietà dell’omeopatia.

Come procedono però queste ricerche, come vengono affrontati i punti ancora oscuri?
Quali sono le indagini cliniche riguardanti la sua efficacia, le sue indicazioni, la verifica dei suoi modelli operativi?

Fare il punto sullo stato di queste ricerche e sui dibattiti che le accompagnano è lo scopo del seminario che la Scuola di Verona organizza per il 26 novembre.

Fanno ricerca gli omeopati? Di che tipo è? Ripropongono quanto esemplarmente fatto dai padri fondatori o vi sono nuove proposte?
Ci sono differenze tra quanto facciamo in Italia o Europa e quanto succede nel resto del mondo?
Parlare di ciò significa anche evidenziare le carenze del mondo omeopatico, la sua pigrizia a confrontarsi con questi temi, in un momento in cui è proprio la scienza “ufficiale” a ridiscutere se stessa.

O la domanda va ribaltata? Non vanno forse proprio cambiati i parametri messi in campo?
Quand’è che si può dire che si è “fatta ricerca” in una disciplina con uno specifico metodologico, e anche antropologico, così particolare come è la Medicina Omeopatica?

I contributi dei diversi relatori, tutti rinomati, aiuteranno a fare chiarezza su questi nodi.

PROGRAMMA:
9,30-10,00 Saluti e introduzione.
Dr. Federico Allegri
10,00-11,30 Biologia della similitudine e della totalità. La bufala dell’inversione delle alte diluizioni.
Dr. Andrea Signorini
Break
11,50-12,30 L’esperienza dei protocolli Banerji: risultati delle ricerche e ulteriori prospettive.
Dr. Maurizio Cannarozzo

12,30-13,00 Discussione

Pausa pranzo

14,30-15,00 La ricerca sui fattori prognostici in omeopatia in Italia.
Dr.ssa Beatrice Andreoli
15,00-16,00 La ricerca in Medicina Omeopatica: il possibile rispetto e la definizione del modello di riferimento.
Dr. Massimo Mangialavori
16,00-16,45 La nascita dell’omeogenomica.
Prof. Paolo Bellavite
Break

17,10-18,30 Tavola rotonda con i relatori.