Seminario di clinica omeopatica: verso l’evidence based homeopathy

“ la guarigione ideale è la restaurazione rapida, dolce,duratura della salute … e per ragioni evidenti “ Hahnemann, Organon § 2

L’omeopatia è una scienza sperimentale che applica terapeuticamente i risultati delle sue sperimentazioni effettate sull’uomo sano. Fin dall’inizio dell’omeopatia , la verifica dei risultati e le informazioni affidabili (evidenze) che se ne potevano trarre hanno costituito una parte fondamentale del lavoro degli omeopati. Il processo di marginalizzazione dell’omeopatia che si è verificato nel mondo occidentale all’inizio del novecento, ha però fatto si’ che gli omeopati continuassero a verificare i propri risultati, ma solo all’interno della comunità omeopatica. Poiché spesso tali comunità erano piccole e poco comunicanti, ciò ha prodotto in molti omeopati l’abitudine a non provare all’esterno le loro affermazioni ed i loro risultati (autoreferenzialità) . Lo sviluppo dell’omeopatia sta però imponendo nuove esigenze : gli omeopati devono esplicitare i loro risultati, e renderli comprensibili anche all’esterno. In base ad esigenze simili, si è affermata nella medicina convenzionale l’ Evidence Based Medicine (E.B.M.) . Crediamo che l’omeopatia possa rispondere in pieno ai presupposti della E.B.M. , ma che ciò richieda una trasformazione del modo di pensare ed operare degli omeopati. Questo seminario è un primo contributo in tal senso :

– nella presentazione dei casi clinici sarà esplicitata la metodologia di riferimento impiegata

-ogni caso sarà seguito da annotazioni critiche della Dott. ssa Pomposelli o della Dott.ssa Carteri (referente della Società Italiana di Medicina Omeopatica per la raccolta di casi Banca Dati Italia rispettivamente per la medicina umana e veterinaria); dopo ogni caso seguirà la discussione

– i casi clinici saranno preceduti da “lectures “ su alcuni punti – chiave per la ricerca clinica in omeopatia

Date, orari e sede

25-26 Maggio 2002

sabato 9.00-13.00 – 14.30-19.00; Domenica 9.00-13.00

Quote, modalità e documentazione per l'iscrizione

gratuito per gli iscritti alla Scuola di Medicina Omeopatica di Verona
iscritti alla Società Italiana di Medicina Omeopatica € 50 
non iscritti alla Società Italiana di Medicina Omeopatica € 60

Dettaglio del corso

Programma

Sabato 25 maggio

9.00- 9.30 cos’è l’evidence based homeopathy
Dott. Andrea Valeri , dipartimento di ricerca clinica della Società Italiana di Medicina Omeopatica, direttore scuola di Medicina Omeopatica di Verona

10.00- 10.30 dibattito

10.30 – 13.00 casi clinici
docenti e studenti Scuola di Omeopatia di Verona

14.30- 15.00 clinical trials in omeopatia : studi randomizzati e/o studi osservazionali ?
Dott.ssa Giuseppina Bovina – dipartimento di formazione ed MCQ della Società Italiana di Medicina Omeopatica, docente Scuola di Medicina Omeopatica di Verona

15.00-15.30 dibattito

15.30 – 18.30 casi clinici
docenti e studenti Scuola di Omeopatia di Verona

Domenica 26 maggio

9.00- 9.30 cosa succede facendo ricerca? le problematiche metodologiche incontrate nello studio osservazionale controllato sulle artro-arteriopatie di San Pellegrino
Dott. ssa Raffaella Pomposelli, responsabile dello studio ossservazionale- presidentessa associazione Belladonna

9.30-10.00 dibattito

10- 12.45 casi clinici
docenti e studenti Scuola di Omeopatia di Verona

12.45-13.00 conclusioni del seminario
Informazioni : per presentare i casi clinici contattare la Dott.ssa Raffaella Pomposelli ( tel. 02. 2847269 ; e.mail <raffaalepompos@mclink.it>) ; i casi clinici possono essere presentati anche da relatori esterni ; i casi sono accettati in ordine di presentazione.
Inoltre richiedete alla Segreteria i Criteri per la presentazione del CASO CLINICO .

COMMENTO

“La fine dell’ autoreferenzialità”

Si è tenuto a Verona, presso la Scuola di Medicina Omeopatica, il Seminario di Clinica Omeopatica. E se dovessi trovare un titolo che eprima la caratteristica dominante del seminario è: la fine dell’autoreferenzialità.
Tutti i casi clinici discussi durante le due giornate di Seminario, sono stati presentati secondo un nuovo e preciso concetto. Infatti, è stato richiesto a tutti gli omeopati (medici e veterinari) una revisione profonda del modo di operare e pensare, al fine di migliorare la comunicazione e la comunicabilità dei dati di ogni singolo caso clinico.
In questa visione, nuova e impegnativa, si è mosso tutto il programma del seminario che ha visto omeopati impegnati nella discussione per costrire l’affidabilità delle proprie informazioni.
Ma come giungere alla fine dell’autoreferenzialità ? come arrivare alla affidabilità  dei dati  raccolti ?
Questi temi sono stati trattati in alcune limpide ” lectures” tenute dal dott. Valeri, dott.ssa Bovina e Pomposelli. Ecco alcune delle indicazioni emerse :
–  l’anamnesi del paziente deve essere scritta in modo chiaro e recuperabile;
–  i dati devono essere disponibili agli altri omeopati (salvaguardando la privacy): è necessaria una cartella clinica che permetta uno scambio effettivo dei dati e la
trasparenza delle   procedure e dei risultati;
–  i casi clinici ritenuti affidabili devono avere un adeguato follow-up (almeno 6 mesi);
–  i casi clinici in cui venga misurata l effettività del medicinale in base a modificazioni di parametri biochimici e/o strumentali devono comprendere una adeguata
documentazione di laboratorio e/o strumentale prima e dopo la somministrazione del medicinale omeopatico;
–  i casi clinici che vengono utilizzati per implementare le informazioni della letteratura omeopatica (MM) devono essere coerenti;
–  in ogni caso clinico deve essere chiaramente descritta la metodologia omeopatica di riferimento. Se ci sono nuove rilevanti novità metodologiche rispetto alla
metodologia di riferimento dichiara, deve essere esplicitata;
–  le affermazioni che riguardano: a. i risultati clinici ottenuti; b. i rimedi più usati; c. le potenze maggiormente prescritte; devono essere contestualizzate (su quanti casi
clinici si basano le mie affermazioni? l’autore ha effettuato revisioni cliniche sui propri casi?)

Questo approccio critico all’omepatia, attraverso la costante verifica dei risultati, è l’inizio di un nuovo modello su cui gli omeopati seri devono cominciare a lavorare per costruire la credibilità esterna di questa disciplina medica e per sancirne definitivamente la sua valenza scientifica.
(Dr. Bettio David)