Comunicato stampa FIAMO (FEDERAZIONE ITALIANA DELLA ASSOCIAZIONI E DEI MEDICI OMEOPATI)


Fonte: Il Presidente FIAMO – dott.ssa Antonella Ronchi del: 01 10 2006

In relazione al comunicato n° 42 del 28 Settembre 2006 dell’AIFA,
concernente il ritiro di “colliri omeopatici” in riferimento ai prodotti
messi in commercio con il nome Revitorgan Conisan A e Revitorgan Conisan
B, la FIAMO, Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici
Omeopati, Società Medico Scientifica rappresentativa di medici,
odontoiatri e veterinari omeopati italiani precisa che :

 

In relazione al comunicato n° 42 del 28 Settembre 2006 dell’AIFA, concernente il ritiro di “colliri omeopatici” in riferimento ai prodotti
messi in commercio con il nome Revitorgan Conisan A e Revitorgan Conisan  B, la FIAMO, Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici
Omeopati, Società Medico Scientifica rappresentativa di medici, odontoiatri e veterinari omeopati italiani precisa che :

per medicinale omeopatico si intende, in base alle direttive europee  recepite nella legislazione italiana (direttiva 92/73/CEE, D.L.vo 185/95,
legge 347/97, D.L.vo 24 aprile 2006, n.219) “ogni medicinale ottenuto a  partire da sostanze denominate materiali di partenza per preparazioni
omeopatiche o ceppi omeopatici, secondo un processo di produzione omeopatico descritto dalla farmacopea europea o, in assenza di tale
descrizione, dalle farmacopee utilizzate ufficialmente negli Stati membri  della Comunità Europea; un medicinale omeopatico può contenere più sostanze”.

In altre parole, un medicinale è omeopatico se rispetta due condizioni: le  sostanze di cui è composto devono essere presenti nella farmacopea
omeopatica e il prodotto deve essere ottenuto attraverso un preciso  processo di produzione. Per soddisfare il primo requisito, i materiali di
partenza devono essere identificati sulla base del principio di similitudine, come avviene attraverso la sperimentazione omeopatica.

Per soddisfare il secondo requisito, il prodotto deve essere ottenuto attraverso un processo di diluizione e dinamizzazione.

Nel caso specifico del Revitorgan, il prodotto soddisfa il secondo requisito ma non il primo in quanto le sostanze di partenza del prodotto
non sono impiegate secondo il principio di similitudine; pertanto non si può parlare di medicinale omeopatico. Spesso prodotti isopatici,
organoterapici o di altra derivazione vengono impropriamente definiti prodotti omeopatici; ma non basta la procedura di diluizione e
dinamizzazione per fare di una qualunque sostanza un medicinale omeopatico.

Questa precisazione non vuole entrare nel merito dell’opportunità del sequestro, nè pretende di definire la superiorità di un medicinale o di
un metodo rispetto ad un altro, ma si limita a precisare i termini di una questione che troppo spesso risulta confusa perchè trattata con
superficialità.

Il Presidente FIAMO
dott.ssa Antonella Ronchi