Oggi sono 6 anni che ci ha bruscamente lasciato il carissimo dr. MAURIZIO
Albano…. ma vive sempre in noi e nella sua e nostra Scuola.
Un ricordo…..
Preghiera della MEMORIA
Voi che siete stati madri e padri,
primo sacramento di tenerezza.
Voi che avete atteso la sera su di noi nella notte
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che siete stati i nostri compagni
E le nostre compagne della vita.
I vostri occhi e i vostri sorrisi
Hanno dato luce ai nostri volti.
I nostri figli e i nostri nipoti
Ci ricordano il vostro guardo mai spento
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che siete stati i nostri maestri sui banchi di scuola.
Voi testimoni di quanto sia bello il sapere, il vivere
Ma soprattutto l’amare
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che avete servito le persone sole e disperate,
asciugato le lacrime dei vecchi e degli ammalati
nelle corsie degli ospedali, nelle delle carceri,
nella solitudine dei ricoveri
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che avete dato speranza ai giovani, che avete lavorato
pensando al loro futuro
e vi siete fatti “DA PARTE” al momento giusto
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che avete predicato nelle nostre chiese,
e avete donato il perdono nel silenzio dei confessionali.
Voi che siete stati i pastori dei più deboli
E vi siete presi cura degli smarriti
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che ci siete passati accanto senza sapere il nostro nome,
ma ci avete offerto un bicchiere d’acqua
senza chiedere nulla in cambio
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che avete detto di non credere in Dio,
ma avete servito l’uomo
con un tale amore, da mostrarci quale sia
la vera “adorazione”
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che siete morti in solitudine,
senza l’abbraccio e il pianto di nessuno.
Voi che siete affondati nel mare,
vittime della nostra indifferenza
Venite, benedetti del Padre Mio
Voi che avete fatto della vostra more un dono d’amore,
un testamento di pace, una profezia di umanità
Venite, benedetti del Padre Mio
Ricevete il regno che Dio ha preparato per voi
fin dalla creazione del monto. AMEN
Don Roberto Vinco e don Marco Campedelli