Incontro al Ministero della Salute con la Dottoressa Maria Linetti

Contributo per un maggiore rispetto della formazione continua nelle Medicine Non Convenzionali


“Riteniamo di fondamentale importanza garantire a tutti i medici chirurghi,
veterinari, farmacisti, odontoiatri e agli operatori sanitari italiani, parità di
accesso all’ aggiornamento ECM in tema di Medicine non Convenzionali.
Richiediamo che i nuovi obiettivi formativi nazionali consentano
l’accreditamento ECM di seminari, corsi di formazione, corsi teorico-pratici
di aggiornamento su queste tematiche”.

 

 Ill.mo Prof. Amedeo Bianco – Vicepresidente della Commissione Nazionale per la Formazione Continua

 e p.c. Dott.ssa Maria Linetti – Segretario della Commissione Nazionale  per la Formazione Continua

Ministero della Salute       ROMA

Egregio Presidente,

nel sistema ECM il Decreto Ministeriale del 31 maggio 2004, con il quale il Ministero definiva i criteri di accreditamento per i providers ed il successivo documento dell’11 novembre 2004 con il quale la Commissione   Nazionale per la Formazione Continua ha fatto propri e sviluppato tali parametri, definendo delle linee guida generali sono state le tappe più significative. Nella seduta dell’ 11 novembre.2004, sono stati definiti gli obiettivi formativi per il triennio 2005-2007, che per il nostro settore sono stati circoscritti e limitati alla ”valutazione dei fondamenti scientifici e dell’efficacia delle medicine alternative o non convenzionali”. Tali disposizioni non hanno sanato una situazione di stallo che si era creata per le Medicine Non Convenzionali (MNC) nel novembre 2003, quando la Commissione Nazionale per la Formazione Continua in Medicina aveva disposto il blocco degli eventi di MNC. Abbiamo preso atto  successivamente che si è venuto a creare un clima più disponibile ed abbiamo assistito ad un’interpretazione più “liberale” di tali disposizioni, tanto che la maggior parte degli eventi di MNC presentati dai nostri hanno presentato, hanno ottenuto l’attribuzione dei Crediti richiesti. In un contesto europeo, che ha inserito le MNC nel 7° Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo per il periodo 2007-2011, stanziando fondi per la ricerca in tale settore, diventa insostenibile un ostracismo preconcetto alle discipline in oggetto. Si pone la necessità di dare maggior spazio e dignità ai percorsi formativi che riguardano le medicine non convenzionali e di prendersi la responsabilità di regolamentarne la formazione. Premesso quindi che l’Educazione Continua in Medicina (ECM), introdotta in Italia col D.L.  229/1999, ha l’obiettivo di mantenere, sviluppare ed incrementare le conoscenze, le competenze  e le performance di tutti gli operatori della sanità;

chiediamo che vengano mantenuti ed implementati gli obiettivi formativi di interesse nazionale inerenti alle Medicine Non Convenzionali con particolare riferimento a:

Obiettivi formativi di interesse nazionale

 

 

 

1. “Origini storiche, principi teorici, metodi, applicazioni, valutazione dei fondamenti scientifici e dell’efficacia delle discipline mediche cosiddette non convenzionali: agopuntura, chiropratica, fitoterapia, medicina antroposofica, medicina ayurvedica, medicina tradizionale cinese, medicina omeopatica, omotossicologia, osteopatia”.

2. “Problemi deontologici nella pratica delle medicine cosiddette non convenzionali”

3. “Allevamento biologico con riferimento alla sicurezza dei prodotti alimentari di origine animale”

4. “Principi di farmacologia non convenzionale e metodologia di preparazione dei farmaci omeopatici, fitoterapici, antroposofici, ayurvedici, fitoterapici tradizionali cinesi, omotossicologici.”

Riteniamo importante precisare che tutti gli obiettivi sono di rilevante interesse per la sanità italiana. In particolare, sottolineiamo che l’obiettivo formativo menzionato al punto 1 è fondamentale e per noi irrinunciabile.  Esso compendia la possibilità di svolgere eventi formativi su una serie di argomenti che si applicano a diverse discipline mediche dell’area cosiddetta “non convenzionale” o “complementare”. Abbiamo ritenuto opportuno e chiarificatore condensare in un unico obiettivo una lunga lista di varie tematiche applicate a nove distinte discipline. E’ indispensabile salvaguardare tutte le tematiche proposte per ognuna delle discipline. L’obiettivo n. 1 rappresenta al contempo un ampliamento ed unaprecisazione dell’obiettivo attualmente esistente per le medicine non convenzionali. Si tratta di un ampliamento necessario, perché la “validazione scientifica e dell’efficacia delle medicine non convenzionali” (obiettivo attuale) è un tema importante ma non sufficiente a coprire la rilevanza quantitativa e qualitativa di questa area medica e le necessità formative di moltissimi operatori sanitari, che operano sia come liberi professionisti, anche in convenzione col SSN, sia in ambulatori ospedalieri che sono stati istituiti in molte città italiane. Bisogna considerare che nel decreto del 31 maggio 2004 si afferma specificamente che le Società scientifiche dei medici chirurghi debbono, di norma, fare riferimento alle specialità mediche convenzionali o a specifiche aree di esercizio professionale rilevanti per numero di addetti o per l’attività svolta, aree queste ultime in cui potrebbero essere incluse le medicine non convenzionali. Riteniamo pertanto di fondamentale importanza garantire a tutti i medici chirurghi, veterinari, odontoiatri e agli operatori sanitari italiani, parità di accesso all’ aggiornamento ECM in tema di Medicine non convenzionali. Richiediamo che i nuovi obiettivi formativi nazionali consentano l’accreditamento ECM di seminari, corsi di formazione, corsi teorico-pratici di aggiornamento su queste tematiche. L’obiettivo da noi proposto rappresenta una importante precisazione a riguardo delle discipline di area medica che sono ammissibili al programma di formazione continua. L’esperienza dei primi anni di applicazione del programma stesso ha posto in luce la necessità di definire quali sono le principali discipline non convenzionali, anche al fine di evitare abusi e confusioni. La FNOMCeO in data 18 maggio 2002 e la deliberazione della FNOVI del 24 Marzo 2003 hanno esplicitamente e formalmente riconosciuto quali medicine complementari l’Agopuntura, la Medicina Omeopatica , l’ Omotossicologia, la Fitoterapia , la Medicina Antroposofica , la Medicina Tradizionale Cinese, la Medicina Ayurvedica , la Chiropratica e l’Osteopatia. Sottolineiamo che l’accesso agli eventi di medicine non convenzionali dovrebbe essere, in linea di principio, aperto a tutte le professioni sanitarie, riservando la scelta della/e professione/i cui l’evento è rivolto, a seconda dell’argomento e della tipologia dell’evento stesso. Vogliamo anche porre l’attenzione sul problema dell’identificazione delle MNC, impropriamente denominate “Alternative”, come un unico ambito disciplinare, senza distinzione di competenze, per cui i referees, chiamati a valutare gli eventi, risultano intercambiabili; può capitare quindi che un esperto di agopuntura sia chiamato a valutare un evento di omotossicologia o antroposofia, per il quale non ha alcuna competenza o viceversa.

Ribadiamo che il documento FNOMCeO di Terni del 2002 identificava nove discipline non convenzionali, cioè Agopuntura, Medicina tradizionale Cinese, Medicina Omeopatica, Medicina Ayurvedica, Medicina Antroposofica, Omotossicologia, Osteopatia, Chiropratica, Fitoterapia.

Al fine di migliorare il livello valutativo dei referees, chiediamo che le aree di competenza siano definite secondo la classificazione definita dalla FNOMCeO e che ai referees vengano inviati solo gli eventi per i quali hanno competenza curricularmente documentata.

Chiediamo che il termine dell’area “Medicine Alternative” venga sostituito col termine “Medicine Non Convenzionali” che è stato adottato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, FNOMCeO e dalla Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari, FNOVI.Il riconoscimento formale agli enti privati di formazione della loro autorevolezza e ”appropriatezza”, garantisce che si possa migliorare nella qualità della prestazione formativa, nell’approfondimento e nella ricerca scientifica nell’ ambito delle Medicine non Convenzionali.

 

Nel ringraziarLa per la  cortese attenzione riservataci  restiamo a  Sua completa disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento. I nostri migliori saluti,

Dr.ssa Antonella Ronchi                                                Dr.ssa Raffaella Pomposelli

Presidente Nazionale FIAMO               Direttrice della Scuola di Medicina Omeopatica di Verona