Odori e infinitesimi: la lezione di Hahnemann


Fonte: Salute (La Repubblica) del: 30 11 2006

 

Odori e infinitesimi: la lezione di Hahnemann

di Annamaria Messa

“MOLTI scienziati moderni sono omeopati senza saperlo”. Ne è convinto Sergio Musso, Scuola italiana medicina omeopatica hahnemanniana. Il principio di similitudine su cui si basa la medicina omeopatica (ciò che provoca un disturbo nel sano può curare il malato con sintomi simili), è infatti lo stesso dei fenomeni immunitari, di vaccini, allergie, anafilassi, spiega lo studioso nella lezione che inaugura il 60 Anno Accademico. Così le piccole dosi, gli “infinitesimali” dei preparati omeopatici, si ritrovano in fisica, chimica, biologia. Anche la sensazione olfattiva è legata alla presenza di particelle così piccole da coincidere in pratica con le molecole. In collegamento con “Profumi e Odori: dinamismo ed infinitesimale hahnemanniano”, Musso spiega: “Gli odori sono la migliore dimostrazione della sensibilità della materia vivente all’azione di dosi piccole o addirittura infinitesimali”. Non manca il richiamo all’attenzione sui “farmaci complessi”, omeopatici – più rimedi in un unico prodotto. “Non è detto che non funzionino ma non sono prodotti omeopaticamente scientifici perché non sperimentati su uomo sano, quindi non hanno gli indispensabili studi di correlazione col malato. In più sono poco diluiti, quindi con potenzialità tossiche ancora in essere”. Hahnemann, ricorda, è stato il primo a introdurre in medicina il concetto di sperimentazione dei farmaci sull’uomo, ma “con tante accortezze e con medicinali estremamente diluiti”. Il nodo della medicina omeopatica e della sua scientificità, conclude Musso, “è proprio nella sperimentazione sull’uomo sano e nella raccolta di successivi sintomi da rapportare poi nello studio del malato”. Si spera che vada in porto la legge, già approvata dalla Regione Emilia Romagna e presentata al Parlamento, sull’omeopatia e la formazione (con 500 ore) del medico omeopata.