Egregi Colleghi, con profonda delusione assistiamo a questo inutile quanto dannoso processo di frammentazione che deve subire l’Omeopatia anche nel contesto della Medicina Veterinaria. La UMNCV si è costituita per finalità “politiche” allo scopo di condividere e uniformare idee e posizioni, e per agevolare il percorso di legittimazione e integrazione delle MNC nel tessuto culturale e scientifico della medicina veterinaria. La UMNCV si compone di Scuole e Società scientifiche che operano attivamente nel settore e che hanno contribuito non solo a mantenere e divulgare il sapere, ma anche a produrre esperienze cliniche, oltre che a proporsi quali interlocutori verso le Istituzioni per quanto riguarda gli aspetti deontologici e pratici della professione. In tutto ciò la Scuola Superiore Internazionale di Medicina Veterinaria Omeopatica ha condiviso parte di questo percorso e degli obiettivi raggiunti. L’interruzione della partecipazione della Scuola di Cortona all’attività della UMNCV è all’origine di incomprensioni e diffidenze. Per quanto riguarda i rapporti con Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Regione Lazio e Toscana è necessario specificare che non sussiste alcuna mancanza di condivisione sul programma previsto per la II Giornata di Omeopatia Veterinaria in programma ad Arezzo proprio perchè si tratta di un momento di incontro e di confronto tra gli esperti in un contesto strategico quale è la Regione Toscana, e ciò richiede la partecipazione e il contributo di tutte le parte coinvolte per analizzare lo stato dell’arte e valutare le prospettive future. Tale condivisione è confermata dalla partecipazione all’evento da parte della UMNCV con un intervento tematico. I membri della UMNCV si sono resi disponibili fin dal primo incontro del 2008, hanno collaborato fattivamente senza alcun fine di tipo personale nell’esclusivo interesse per l’Omeopatia Veterinaria. Ciò che viene semplicemente richiesto e sollecitato è di pianificare e di concordare dei progetti di ricerca che, oggi più che mai, sono necessari a integrare le conoscenze cliniche che da sole non sono sufficienti a garantire quei requisiti di scientificità necessari alla piena e incondizionata legittimazione dell’Omeopatia nel contesto della scienza medica. Non ci pare in questo di intravedere dietrologie presuntuose o irrispettose ma solo di cercare di ottimizzare tempi e metodi nel contesto delle molteplici attività che ci coinvolgono. Tutto il lavoro svolto all’interno della UMNCV è di volontariato e l’esercizio della libera professione in ambito alle MNC è una attività difficile spesso al limite della legittimità che costa enormi sacrifici, rischi, restrizioni e forti repressioni. Se oggi possiamo contare su un articolo deontologico (Art.30 – FNOVI 2006) che consideri il ricorso alle MNC un atto medico veterinario e su linee guida condivise, è per l’impegno svolto dalla UMNCV. Stabilire criteri di collaborazione cercando di rendere organico e produttivo tutto ciò ci pare sia semplicemente un criterio cautelativo verso le già precarie risorse ed energie in campo, ben lungi dall’essere una manifestazione di presunzione. E’ altrettanto necessario esplicitare che non sussiste nessuna intenzionalità da parte dei membri della UMNVC nel mancare di rispetto al lavoro svolto da parte di quanti si adoperano e contribuiscono per affermare i principi della Medicina Omeopatica in Veterinaria . E’ piuttosto offensivo, ma soprattutto falso insinuare l’altrui malafede, incompetenza, ostruzionismo: “(…)In questo contesto non ci risulta una grande attenzione, per non dire collaborazione, da parte di chi ora, si propone in modo, francamente grossolano, per contestare le procedure e i protocolli del l’Istituto e pone limiti (oltretutto privi di ogni contributo reale) per accodarsi” I membri della UMNCV sono attualmente impegnati in ambito Istituzionale per ciò che riguarda l’adeguamento della legislazione del medicinale omeopatico veterinario; sono altresì impegnati nel contributo quotidiano di garantire, tramite l’applicazione clinica dell’Omeopatia Veterinaria, il benessere animale, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza alimentare , contrastando attivamente il fenomeno della farmacoresistenza. Tali problematiche sono tutt’altro che assodate nell’ambiente scientifico veterinario, anzi cominciano solo negli ultimi anni ad essere prese in considerazione in contesti limitati e circoscritti e questo accade esclusivamente grazie alla perseveranza del lavoro delle sigle di MNC Veterinaria, e tra queste la Scuola di Cortona. Ora ci domandiamo con sgomento come mai la Scuola di Cortona prenda posizione per affermare che si tratta di tematiche non più attuali. E’ nella consapevolezza di ognuno di noi il fatto che proprio da questi argomenti dipende la più importante opportunità di progresso della comunità veterinaria, e non solo di quella omeopatica.
Parma, 10 Febbraio 2010
B. Rigamonti – A. Battigelli – F. Longo
(Delegati UMNCV)