IPERTENSIONE GRAVIDICA RISOLTA CON SPIGELIA

Sintesi: il rimedio costituzionale, individuato in gravidanza grazie ad un episodio acuto di cefalea (non legata ad ipertensione), ha risolto un caso di ipertensione importante dell’ultimo periodo della gestazione e del puerperio.

Conosco Letizia da circa due anni e mezzo, da quando, cioè, mi ha affidato il suo primogenito, Luca, un vispo giovanotto che all’epoca aveva sedici mesi e che aveva avuto tre otiti nel giro di tre mesi.

Letizia ha 33 anni quando resta incinta del suo secondo bambino. Dal momento che lavora come infermiera, viene subito lasciata a casa dal lavoro. La gravidanza, però, non è delle migliori.

14.11.2006 – prima visita. Letizia è alla 11° settimana di gravidanza e sta bene, ma, un paio di settimane prima, ha avuto una brutta avventura: dopo una piccola ma prolungata perdita ematica, le è stato detto che non c’era più attività cardiaca fetale ed era già stato programmato l’intervento per la revisione uterina. Un controllo dell’ultimo momento aveva invece evidenziato un embrione vivo, vitale e di dimensioni perfettamente compatibili con l’età gestazionale.

Letizia viene, quindi, da me per farsi seguire durante la gravidanza. In questa occasione, mi parla di alcuni piccoli disturbi, peraltro già quasi risolti spontaneamente, legati ad un recente prolasso rettale, emorroidi etc.

Riferisce:

☼     Diarrea/feci molto fluide

☼     Freddolosità importante

☼     Desiderio di liquidi caldi; nessun desiderio di dolci, che ha sempre mangiato molto volentieri

☼     Contrariamente a quanto avvenuto durante la precedente gravidanza, non accusa grande stanchezza. Sogna molto, con molti incubi. Sogna il cibo, sogna di guardarlo ma non di mangiarlo.

☼     La pressione arteriosa (TA) si trova sempre intorno a 110/70 mmHg.

Visto che Letizia sta piuttosto bene, preferisco non darle alcun rimedio, anche se i sintomi, per quanto non indicativi, mi fanno scrivere “Lycopodium???” in un angolo della cartellina.

30.11.2006 – telefonata. Sento Letizia per telefono: ha un mal di testa feroce e, ovviamente, non vorrebbe prendere farmaci. Facciamo una bella chiacchierata e riesco a repertorizzare i sintomi prendendo:

☼     TESTA – DOLORE – Lati – sinistra

☼     STOMACO – DOLORE – gravidanza, durante

☼     TESTA – DOLORE – gravidanza, durante

☼     OCCHI – COLORAZIONE – rossa – emicrania – durante

☼     OCCHI – COLORAZIONE – rossa – cefalea – durante

☼     TESTA – DOLORE – freddo – applicazioni – migl.

☼     SINTOMI GENERALI – FUMO; inspirazione di – aggr.

Ad ogni sintomo metto valore “1”.

Letizia mi dice che “da sempre” le si arrossano gli occhi, sia durante gli episodi di cefalea sia durante gli episodi di emicrania (peraltro rari), di cui ha sofferto in passato. Benché Letizia sia molto freddolosa, il suo “mal di testa” migliora con applicazioni fredde, mentre l’esposizione al fumo di sigaretta, che le ha sempre dato molto fastidio, adesso le peggiora decisamente la situazione.

La repertorizzazione secondo Radar 8 dà:

☼     Spigelia 5/11

☼     Calcarea carbonica 5/8

☼     Lachesis 7/8

☼     Sulphur 5/7

☼     Sepia 4/9

☼     Arsenicum album 4/7

☼     Belladonna 4/7.

La valutazione secondo VES dà:

☼     Spigelia

☼     Lachesis.

Faccio una rapida valutazione: Lachesis non ci sta proprio, mentre Spigelia mi convince e gliela prescrivo. Letizia mi chiama un’ora dopo, dalla farmacia: è riuscita a trovare una 7 CH. Le faccio, quindi, prendere Spigelia 7 CH in plus.

Letizia mi richiama dopo diverse ore: il mal di testa è sparito e anche l’umore è decisamente migliorato. Si è pure misurata la pressione arteriosa (questo è un riflesso condizionato dalla sua professione di infermiera): perfetta.

Nelle settimane seguenti, Letizia sta bene e, se si presenta il mal di testa, prende Spigelia 7 CH, riuscendo a controllare perfettamente la situazione. La pressione arteriosa è sempre perfetta.

20.12.2006: chiedo a Letizia di venire in visita, in modo da fare una buona repertorizzazione e valutare bene i sintomi di Spigelia.

Dalla nostra chiacchierata emergono:

☼     CEFALEA:



o dx o sn : inizia alla regione parieto-temporale, passa all\\\\\\\’occhio e lei non riesce a fissare la luce
coricandosi, la testa sembra scoppiare; sembra ci sia “una bomba dentro che scoppia”

>con la pressione



>con l\\\\\\\’aria fredda



l\\\\\\\’occhio interessato fa male all\\\\\\\’angolo esterno. Non allucinazioni visive. Solamente: difficoltà a fissare la luce

<< verso le 17



☼     SOGNI:



sogna di guardare il cibo, vassoi di pasticcini, che comunque non desidera
ha sognato una pz morta che ha seguito in ospedale per diverso tempo e cui si era affezionata parecchio

☼     ALIMENTAZIONE-DESIDERI:



cibi salati, pane, pasta, pizza
ACETO
sete: talvolta, assetata, talvolta, niente del tutto; beve acqua a temperatura ambiente
non ama il caffè

☼     ALVO:



regolare, da quando ha assunto Spigelia
prima lamentava: diarrea con pizzichi nell\\\\\\\’addome e sensazione di “freddo interno” (ss di Spig.)

☼     SONNO: dorme abbastanza.



se mangia un po’ di più la sera, fa fatica a dormire
sonno agitato dopo avere mangiato un po’ di più

☼     EMORROIDI: meglio, da quando ha assunto Spigelia.

☼     GENGIVE: sanguinano lavando i denti. (ss di Spig.)

☼     UN PO\\\\\\\’ DI SANGUE DAL NASO soffiandolo (anche x precedente gravidanza). (ss di Spig.)

☼     DERMATITE: solamente sulle mani, iniziata all\\\\\\\’indice delle due mani. <<bagnandosi; >>con crema alla glicerina.

☼     DISGUSTO X IL FUMO DI TABACCO E PER GLI ODORI FORTI.

Spigelia è quindi confermata da questa ulteriore valutazione.

Nei mesi seguenti, la gravidanza di Letizia procede bene: ogni tanto, ci sentiamo per il piccolo Luca e Letizia mi conferma che le piccole “magagne” quotidiane rispondono bene a Spigelia.

19.4.2007: terza visita. Letizia sta bene. Il piccolo dovrebbe nascere all’inizio di giugno, è già in posizione cefalica.

16.5.2007: telefonata. Letizia chiama dall’ospedale: è stata ricoverata d’urgenza per gestosi. La pressione massima è salita a oltre 150-160 mmHg con una minima di 110-120. Letizia sta già ricevendo un farmaco anti-ipertensivo. Le raccomando di farsi portare dal marito Olivis del dr Giorgini e le consiglio il dosaggio che ritengo più adatto alla situazione.

La sera stessa, la Ginecologa e l’ostetrica di turno decidono di indurre il parto con l’applicazione dell’apposito gel.

17.5.2008, alle 3.38, dopo una trentina di minuti di “spinte”, nasce Marco, un bellissimo maschietto che pesa 2550 grammi.

A questo punto, la pressione sembra stabilizzarsi sui valori alti, con la minima oltre i 100 mmHg nonostante la terapia farmacologia in atto. Letizia è preoccupatissima: teme, a ragione, che il trattamento chimico le inibisca la montata lattea e la successiva produzione. Inizia quindi a prendere anche Spigelia 30 CH.

Letizia viene dimessa dall’ospedale qualche giorno dopo, con la seguente terapia:




labetalolo cloridrato 200 mg,  1 cp x 3 al dì
nifedipina  ar 1 cp x 2 al dì


Nei giorni seguenti, Letizia prende l’Olivis e Spigelia 30 CH in plus: la pressione regge bene e, con molta cautela, iniziamo a togliere mezza compressa al giorno di labetalolo e una compressa al giorno di nifedipina.

Letizia prenderà la nifedipina per un totale di 3-4 giorni dopo la dimissione.

31.5.2007: Spigelia 30 CH (3 granuli x 3 al dì) sembra controllare abbastanza bene la pressione: con le compresse di anti-ipertensivo siamo già a 1/2-1/2-1 al dì (la notte, la pressione sembrerebbe tendere all’aumento). Il Centro per il Controllo dell’Ipertensione propone una valutazione nelle 24 ore mediante Holter: Letizia accetta, ma la dottoressa che la segue, benché i valori pressori siano buoni, è piuttosto contrariata dal fatto che lei stia seguendo una cura omeopatica e che stia scalando la quantità dei farmaci introdotta in ospedale.

4.6.2007: ormai, Letizia prende solo 1/2 compressa di anti-ipertensivo la sera, 10-10-15 gtts al dì di Olivis e Spigelia 30 CH in plus.

L’Holter, di cui non riusciremo mai ad avere una valutazione scritta, è andato bene, ma la dottoressa del Centro si rifiuta di ammettere che la terapia omeopatica sta funzionando.

10.6.2007: telefonata. Siamo a 1/4 di compressa di labetalolo cloridrato: Letizia la prende la sera, solo per “sapere che l’ha presa”. Riusciamo a sospenderla senza problemi nel giro di qualche giorno.

 17.9.2007: dall’inizio di luglio, Letizia non prende più neanche Spigelia; recentemente, mi ha portato alcuni foglietti su cui ha annotato le misurazioni della sua pressione arteriosa degli ultimi mesi.

Va tutto benissimo: Letizia sta bene, allatta il suo Marco, che cresce bello e sano, mentre Luca è sempre più vispo