“Percorsi verso la guarigione: l’aggravamento omeopatico” – Verona 26 gennaio 2019

I relatori, i dottori Federico Allegri, Maurizio Castellini, Giuseppe Fagone, Massimo Fontana, Cristina Marcolin e Maurizio Trionfi, analizzeranno da punti di vista clinici e metodologici filtrati dalla loro esperienza professionale, questo grande argomento.

La momentanea ricomparsa o acutizzazione di disturbi pregressi è esperienza di ogni omeopata, descritta in abbondanza nella letteratura omeopatica come nella pubblicistica più comune, insegnata in tutti i corsi di formazione, attesa con sollievo dai medici, vissuta con timore reverenziale dai pazienti.

È un fenomeno logico nella lettura dei processi biologici operata da questa Medicina (ma non solo da essa) e propria al tipo di patologie che principalmente noi medici omeopati vediamo, cioè casi cronici.

L’Omeopatia si è sviluppata come medicina proprio affrontando e prospettando una soluzione alla spinosissima questione della cronicità.

La lettura che la Medicina Omeopatica dà della malattia e della sofferenza umana riprende, amplifica e in parte sovverte i criteri usati dai colleghi “convenzionali”.

Ricercando una vera cura della Persona, con tutte le implicazioni somatiche, psichiche e ambientali che comporta, nel fare una corretta prescrizione l’omeopata unicista agisce una portentosa opera di sintesi e di reductio ad unum come pochissime altre figure sanitarie.

Tutte queste implicazioni sono ugualmente da tenere presenti nei processi messi in moto dall’assunzione del rimedio prescritto, la cui lettura non è scontata, data la premessa dell’unitarietà dei processi fisiopatologici.

La linearità infatti non è la prima caratteristica di un sistema complesso quale è un organismo vivente.

Nell’esperienza di ognuno di noi come nella letteratura clinica, sono ben presenti tanti fattori di non uniformità nella risposta ad un rimedio ben prescritto.

Dall’affidabilità del racconto e dalla capacità di osservazione del paziente alla capacità di ascolto e corretta lettura dell’omeopata; dal reale stato di salute “energetica” del paziente, non valutabile appieno alla prima visita, alla similitudine (quanta, quanto profonda?) del rimedio indicato; dall’uso di sostanze antidotanti a fattori più trascurati, ma importantissimi, quali l’utilità e il senso che la malattia svolge negli equilibri di quella persona, i vantaggi che comporta nella sua vita e nel suo ambiente, quindi le resistenze che i cambiamenti, tutti, sempre comportano.

L’osservazione delle reazioni indotte da un rimedio ha portato a formulare dei modelli di risposta, le “Leggi di Hering”, regole che funzionano da guida per valutare la direzione dell’azione di un rimedio.

In questi criteri rientra anche l’aggravamento omeopatico, effetto della stimolazione dell’organismo, con conseguente esacerbazione di gruppi di sintomi, espressione ora visibile, e quindi leggibile, della sua azione.

Come in musica, l’aggravamento è “il ripresentarsi di un tema o di un motivo con la durata delle singole note aumentata”.

Essendo un passaggio quasi inevitabile, per quanto di entità e tempistica molto variabile, proprio alla reazione indotta dal rimedio, è un fenomeno che va studiato, compreso, decodificato bene dal terapeuta, per le implicazioni che comporta nella corretta valutazione dell’azione del rimedio, quindi per la successiva prescrizione; per il rapporto col paziente, che può essere di non facile gestione; per una corretta prognosi e gestione del caso.

Di tutto ciò si discuterà nel seminario che la Scuola di Medicina Omeopatica di Verona organizza per il prossimo sabato 26 gennaio.

Sarà il secondo seminario di un ciclo in cui i docenti della Scuola affrontano un grande argomento metodologico e clinico, riportandovi il sapere e l’esperienza formatesi in ormai tanti anni di pratica, riflessioni e anche maestria clinica.

 

Date, orari e sede

Sabato 26 gennaio 2019
Mattina: 09.00 -13.00; Pomeriggio: 14.00 -19.00

Scuola di Medicina Omeopatica di Verona
Vicolo Dietro Santi Apostoli 2
Verona

A chi è rivolto

Il seminario è rivolto a tutti gli allievi delle Scuole di Formazione, ma anche ai colleghi già diplomati ed attivi professionalmente, con cui si vuole instaurare un proficuo scambio di esperienze e riflessioni cliniche.

Quote, modalità e documentazione per l'iscrizione

– € 100,00 I.V.A. inclusa; € 50,00 per ex allievi della Scuola e per iscritti alle Scuole FIAMO.

Per gli iscritti alla nostra Scuola il seminario è parte integrante delle lezioni.

Dettaglio del corso

 

PROGRAMMA

9,00-10,30. “Inquadramento storico, metodologico e biologico del c.d. aggravamento omeopatico”.

Dr. Federico Allegri

10,30-11,30 “Aggravamento omeopatico: una grande opportunità per approfondire la propria competenza! Due casi clinici.”

Massimo Fontana

11,30-11,45 Break

11,45- 12,30 “Studio e valutazioni dell’aggravamento omeopatico in veterinaria”

Dott.ssa Cristina Marcolin

12,30-13,00. Discussione.

13.00-14.30 Pausa pranzo

14,30- 15,30.  “Mi hanno detto che un aggravamento con l’Omeopatia è normale!” Aggravamenti veri e falsi, da Hahnemann alla clinica del 2018: esempi e esperienze.

Dr. Giuseppe Fagone

15,30- 16,45. “Aggravamento nella relazione di cura”

Dr. Maurizio Castellini

16,45 – 17,00. Break

17,00 – 18,00. “Aggravamento sistemico”

Dr. Maurizio Trionfi

18,30- 19,00. Discussione plenaria