VIII° CONGRESSO NAZIONALE DI MEDICINA OMEOPATICA : Il sapere dell’ Omeopatia: Etica, Potere e Responsabilità

Con l’introduzione dell’ Omeopatia nel campo della terapeutica è nata una nuova era per la medicina. L’essere umano di oggi vuole ritrovare la propria salute per poter affrontare anche le incognite che la civiltà tecnologica impone. L’Omeopatia è un vastissimo e poliedrico mondo scientifico, è una preziosa opportunità, che deve essere applicata con competenza nel rispetto del suo paradigma. Questo Congresso vuole essere un passo ulteriore verso il confronto per poter avviare una collaborazione onesta e scientifica e trovare una via di integrazione tra la medicina allopatica e la medicina omeopatica attraverso l’analisi di temi comuni quali Malattie Croniche, Relazione Medico-Paziente , Etica e Potere in medicina. Questa è la responsabilità alla quale siamo tutti chiamati.   Con il Patrocinio della Regione Veneto Con il Patrocinio del Comune di Verona

Date, orari e sede

21-22-23 Novembre 2008
21/11 Venerdì 10,00-13,00; 15,00-19,00
22/11 Sabato 9,00-13,00; 15,00-19,00
23/11 Domenica 9,00-13,30

ECM

E' stato richiesto l’accreditamento ECM presso il Ministero della Salute per i MEDICI: evento n. 964/8042479 e per i VETERINARI: evento n. 964/8042480

Quote, modalità e documentazione per l'iscrizione

QUOTA ISCRIZIONE SOCI FIAMO e/o membro L.M.H.I

Quota Socio Ordinario: € 180,00 IVA inclusa entro il 15 AGOSTO

Quota Socio Ordinario: € 200,00 IVA inclusa dal 16 AGOSTO

Quota Socio Aggregato: € 180,00 IVA inclusa

Allievi Dipartimento Scuola, Formazione, Insegnamento FIAMO € 100,00 IVA inclusa

Quota NON Socio € 250,00 IVA inclusa

Cena gala di sabato € 35,00

 

La quota di iscrizione comprende: Partecipazione ai lavori scientificiKit congressuale, Coffe Break , Pranzo di sabato, Cena venerdì 21/11/08 al NaturaSì Ristorante, Attestato di partecipazione, CD atti del Congresso.

 

MODALITA’ DI ISCRIZIONE Registrazione nel sito della SCUOLA di MEDICINA OMEOPATICA DI VERONAwww.omeopatia.org e ISCRIZIONE all’ VIII CONGRESSO NAZIONALE DI MEDICINA OMEOPATICA Una volta fatta l’iscrizione riceverete una mail di conferma alla vostra casella postale con le isctuzioni per il pagamento.

SISTEMAZIONI ALBERGHIERE :
CUM, sede del Congresso e della nostra Scuola. Contattare direttamente il C.U.M. servizio accoglienza 045.8900329 e.mail fondazionecum@fondazionecum.it:
Sono convenzionati con la Scuola di Medicina Omeopatica di Verona i seguenti Hotel :
l’ Hotel Porta Palio, l’ Hotel San Marco e l’Hotel Leopardi.
Dettagli nel sito della Scuola nella sezione PROFILO – Sede.

Dettaglio del corso

 

 

Venerdì 21 Novembre 2008 pomeriggio  MEDICI e VETERINARI

 

1° SESSIONE: Metodologia Omeopatica: confronto e  analisi

Confronto, analisi e discussione fra tutti i Direttori delle Scuole che hanno partecipato al Seminario del 23 Febbraio 2008

Caso clinico. 1° Follow up: reazione al rimedio, analisi, discussione. 2° Prescrizione – Rel. Pomposelli Raffaella

Lo studio prevede la selezione dei pazienti, sulla base dei criteri di inclusione e di esclusione, da parte del diabetologo che li valuta al momento dell’ingresso dello studio e successivamente ogni quattro mesi, e che ne cura il percorso di valutazione neurologica, se necessario il paziente sarà’ valutato anche dal consulente neurologo. Successivamente alla entrata nello studio i pazienti verranno valutati da un medico omeopata che ne stabilirà la terapia appropriata sulla base dei principi guida della omeopatia. La valutazione del paziente verrà fatta con cadenza quadrimestrale, fino ad un anno di trattamento, dal diabetologo, dal medico omeopata e dal neurologo sulla base di valutazione cliniche e strumentali (elettromiografia)

Lo studio avrà durata complessiva di 24 mesi; 12 mesi per il reclutamento dei pazienti e 12 mesi di follow-up

 

2° SESSIONE:  Relazione Medico – Paziente ed Etica

Temi psicologici – Rel. Coco Salvatore

Nel  presente lavoro verrà esaminata la sezione mentale del repertorio ordinata in temi psicologici coerenti. Questi temi contengono sia le rubriche che tutte le sottorubriche che si riferiscono a quel determinato aspetto psicologico. Questo permette di studiare il mentale come una vera psicologia omeopatica e non come un elenco di sintomi dando così una possibilità maggiore sia alla didattica che all’apprendimento del mentale del repertorio.

 

Patterns – Rel. D’Arpa Ciro

Viene proposta una descrizione della Medicina finalizzata a gestire i dati clinici nell’ambito di una visione più ampia di quella corrente. Tale descrizione mira ad avere un’utilità intrinseca per l’Omeopatia (migliore comprensibilità della metodologia clinica) ed estrinseca (migliore comprensibilità della metodologia omeopatica da un punto di vista scientifico). Essa intende correggere alcuni difetti epistemologici della Biomedicina, alla luce delle recenti acquisizioni della Biofisica e Medicina quantistica, della Psiconeuroendoimmunologia, delle Neuroscienze e Scienze psicologiche. Il Programma è basato sull’evidenziazione dei “modelli specifici di funzionamento individuale del sistema” (patterns specifici), nella diagnostica e nell’intervento terapeutico. Esso appare applicabile e falsificabile, nella conduzione clinica di diversi tipi di trattamento e nella ricerca scientifica.

 

 

Sabato 22 Novembre 2008  mattina  MEDICI e VETERINARI

 

3° SESSIONE:  Focus su Etica, potere e salute

Le vaccinazioni pediatriche: Etica e potere delle vaccinazioni – Rel. Gava Roberto

Scopo della relazione è fornire un aggiornamento sul rischio-beneficio associato alla pratica delle vaccinazioni pediatriche in modo da saper rispondere alle sempre più frequenti e indagatorie domande dei genitori e dei mass media su questa pratica terapeutica. Si cercherà pure di chiarire quanto siano state etiche le vaccinazioni pediatriche del passato e quanto lo siano ancora al giorno d’oggi, nella nostra specifica realtà socio-ambientale, specie alla luce delle recenti scoperte di immunologia, di fisiopatologia immunitaria neonatale e di neuroimmunologia. Infine, si cercherà di capire se le vaccinazioni possano essere usate per esercitare un potere sulla popolazione, come esse stesse si prestino a tale scopo e quale sia la responsabilità del medico nel consigliare e orientare le scelte delle persone che a lui si affidano.

 

Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria – Rel. Domenighetti Gianfranco

Oggigiorno assistiamo ad una accelerazione significativa del processo di medicalizzazione della vita e della società , dinamica che sembra mirare a trasformare i sani in ammalati ed a far a poco a poco scomparire le persone in buona salute. Questo processo , significativamente fondato sulla comunicazione, sul marketing e sui conflitti di interesse, è promosso e sostenuto, direttamente (o indirettamente tramite i fornitori di prestazioni), dai produttori di tecnologia medico-sanitaria il cui obbiettivo, legittimo, è quello di espandere i mercati ed aumentare i profitti. La costruzione sociale delle malattie sta per essere sostituita da quella industriale. Ciò si concretizza tramite un`espansione su tre livelli del dominio della medicina, sul piano quantitativo ( abbassamento delle soglie che definiscono “il patologico” ), sul piano temporale ( promozione della diagnosi precoce ) e sul piano qualitativo ( definizione di “nuove” malattie ). Questa dinamica , resa possibile dall`asimmetria  informativa che caratterizza a tutti i livelli il “mercato” della sanità,  avrà conseguenze maggiori sull`ansia e l`angoscia  individuale e sociale, sull`induzione della domanda , sulle capacità di finanziamento, quindi sulla durabilità , dei sistemi sanitari ad accesso equo ed “ universale “. Il risultato sarà la diffusione verso i cittadini di un “ pensiero unico “ di generale efficacia ( e onnipotenza ) di qualsiasi prestazione o servizio proposto dal mercato e/o dall`impresa medico sanitaria.

Da qui l`importanza di affiancare alla tradizionale politica sanitaria centrata sull`organizzazione, la gestione ed il finanziamento dei servizi anche una politica sanitaria di tipo culturale che miri , riequilibrando l`asimmetria  informativa, a ridurre il consumismo riconducendo le attese della società alla realtà dell`evidenza.

 

Etica e omeopatia veterinaria – Rel. Vanden Eynde Eric/Battigelli  Alessandro

Verrà illustrato il ruolo del veterinario nella società’: per quanto concerne l’ agricoltura e l’ allevamento per quanto concerne gli animali da compagnia a livello personale, in quanto essere umano adulto e responsabile  – il ruolo del cosiddetto “veterinario omeopata”: conoscenza ed applicazione degli aforismi dell’ organon dell’arte del guarire e comprensione delle “malattie croniche”, delle “vere” e delle “false” conoscenza ed applicazione dell’arte del vivere al quotidiano: relazione con gli altri, con l’ambiente, creatività’, conoscenza dell’alchimia della massaia! adesione e collegamento con la tradizione e il “terrestre” – ruolo dell’animale nel mondo vegetale per il mantenimento della salute personale e per l’avvenire della nostra specie.

 

Etica e potere – Rel. Calmer Alain

Una situazione di crisi è spesso una opportunità di rifondazione. Il relativismo etico ci ha portato allo smarrimento e alla necessità di fissare in qualche modo un nuovo rapporto dell’uomo con il mondo. C’è un aspetto positivo in questo trambusto retorico a proposito dell’etica: la mobilitazione delle idee e delle energie su questioni cosi fondamentali, anche se fatta nella confusione, nella dispersione, nell’ipocrisia e la manipolazione, è comunque sempre proficua. Quale è il problema? analisi del modello dominante. Quali idee chiave possono facilitare la comprensione delle relazioni tra Etica, Salute e Potere? La triade Etica – Salute – Potere.  In quanto ritroviamo i paradigmi dell’omeopatia nelle forze alternativi al modello dominante? La convergenza come essere protagonisti di questa convergenza? Linee guida per agire. Il modello dominante sta pericolosamente entrando in collisione  con il Principio etico fondamentale, la conservazione della vita.  La distruzione dell’integrità della natura è sentita come un fallimento, individuale e collettivo. La bioetica come l’ etica ambientale sono esempi degli ultimi pensieri per lottare contro il danno che l’uomo infligge a se stesso e al suo ambiente. C’è un tormento dell’anima che cresce.

 

Sabato 22 Novembre 2008 pomeriggio  MEDICI

 

4° SESSIONE: Malattie croniche Diagnosi prognosi terapia a confronto

 

La famiglia omeopatica delle primulaceae: un approccio metodologico – Rel. Ceriani Rossana

Verrà presentato uno studio della famiglia delle Primulaceae e analizzato ciascun componente di questa famiglia seguendo uno schema preciso:

– classificazione botanica -descrizione botanica -uso tradizionale. – tossicologia- farmacologia- medicina –omeopatia Dall’analisi di tutto il materiale relativo ai rimedi appartenenti a questa famiglia  emergono alcune considerazioni che possono essere fatte in merito al tropismo d’organo, ai temi fondamentali ed a quelli generali di ciascun rimedio ad essa appartenente e dell’intera famiglia.

 

I sintomi “omeopatici” dei farmaci allopatici – Rel. Chiaramida Nunzio

Scopo del lavoro è valutare se e in quale misura i farmaci comunemente usati dagli allopati nella pratica clinica hanno effetti mentali, generali e locali e se questi aspetti possono essere utili nella pratica omeopatica  Dall’analisi della letteratura scientifica e dai sintomi che emergono dai dati ufficiali a partire dalla  registrazione dei farmaci oltre che dall’esperienza clinica si vuole mettere in evidenza i numerosi sintomi non direttamente collegati al meccanismo recettoriale di azione del farmaco. Numerosi farmaci allopatici di uso molto comune provocano una serie di sintomi riportati in letteratura che testimoniano come spesso si crei una patogenesi di quella sostanza nei pazienti che li prendono. Dalla revisione della letteratura scientifica e dai dati clinici raccolti si evidenziano diversi sintomi patogenetici dei farmaci allopatici. L’ effetto enantiopatico può permettere di spiegare la comparsa di reazioni avverse gravi. Alcuni sintomi prodotti dai farmaci allopatici  presentano caratteristiche in comune con quelle di rimedi omeopatici già noti.

 

Medorrhinum – Un nosode per quadri clinici contemporanei – Rel. Dominici Gustavo

La pratica quotidiana ci indica che i nosodi sono estremamente utili nella soluzione di casi complicati. In particolare Medorrhinum, con la sua dinamiche bipolari e parossistiche, corrisponde adeguatamente a numerosi quadri clinici attuali. Si esaminano alcuni casi clinici risolti da Medorrhinum, che ne confermano le caratteristiche tradizionali, come la validità del suo uso in famiglie nelle quali sia presente un’uretrite cronica nell’anamnesi di uno dei suoi membri, di origine blenorragica o meno. Si esaminano altri casi in cui Medorrhinum si dimostra utile in situazioni più frequentemente riconducibili ai nostri giorni, dove le stimolazioni eccitatorie, l’uso di farmaci e droghe e le problematiche sessuali hanno una parte predominante.

 

Un caso di disturbo da attacchi di panico – Rel. Fagone Giuseppe

Sarà presentato un caso di DAP, Una prescrizione, che tenendo conto della totalità dei sintomi, affronta progressivamente la sofferenza della paziente, seguendo la sua evoluzione con l’aumento di potenza della medicina prescritta, la porta alla risoluzione dei disturbi vescicali e alla risoluzione del DAP. Si vuole illustrare come l’uso di potenze omeopatiche progressive e ripetute nel tempo permettano di gestire in tempi relativamente brevi e con costi contenuti, sia per il paziente che per il SSN, anche disturbi socialmente significativi.

 

La famiglia delle Ranuncolacee nelle differenti fasi della vita – Rel. Gualea Marita

La famiglia botanica delle Ranuncolacee è una grande famiglia a cui appartengono 1800 specie. Alcune piante di questa famiglia sono piante ornamentali, come Aconitum, Anemone, Aquilegia,  Delphinium, Helleborus e Ranunculus, altre sono  piante velenose, specialmente Aconitum e Delphinium. Molte di queste inoltre vengono utilizzate in omeopatia. Verranno esposte alcune tematiche comuni ai rimedi appartenenti a questa famiglia botanica e verranno descritti casi clinici in cui la prescrizione è stata basata sull’analisi di questi temi, confermata da una analisi repertoriale. Verranno inoltre esposti i concetti fondamentali relativi alle diverse fasi della vita (neonato, adulto, anziano) di alcuni rimedi appartenenti a questa famiglia.

 5° SESSIONE: Scienza e Omeopatia

Terapia omeopatica della sindrome influenzale: studio multicentrico – Gruppo Belladonna

L’influenza e’ la causa ogni anno tra i 13.8 e i 16.0 milioni di nuovi episodi di malattie respiratorie negli Stati Uniti in soggetti inferiori ai 20 anni e tra i 4.1 e i 4.5 milioni in soggetti oltre i 20 anni. Anche se i medici omeopatici affrontano annualmente questo malattia, sono lontani dall’aver raggiunto un accordo sulla terapia e sulla sua efficacia. Scopo del lavoro è descrivere il trattamento omeopatico della sindrome influenzale in 4 ambulatori omeopatici accreditati e l’efficacia dei diversi rimedi nel trattamento dei sintomi repertoriali considerati.  Uno studio multicentrico e’ stato condotto in 4 diverse citta’ italiane. Sono stati inclusi in questo studio tutti i pazienti ambulatoriali nel periodo compreso tra Gennaio e Marzo 2008 con diagnosi di sindrome influenzale. Per ogni paziente, il dottore curante ha compilato un questionario valutando la qualita’ e l’intesita’ dei sintomi. Tutti i partecipanti sono stati contattati per telefono il secondo, il quinto ed il quindicesimo giorno. Il rimedio e’ stato considerato efficace quando un paziente non ha presentato piu’ sintomi sia il quinto giorno che il quindicesimo e se il suo stato di salute generale si è dapprima riequilibrato e non ha subito recidive aumentando inoltre il livello di salute. I pazienti che hanno assunto antibiotici hanno prodotto più o meno recidive?

 

Trattamento di un caso di porpora trombocitopenica autoimmune idiopatica, o malattia di Werlhof con l’omeopatia classica – Rel. Magnetti Alberto

Il lavoro descrive la scelta di un paziente adulto con morbo di Werlhof trattato senza successo con la terapia convenzionale che, posto di fronte alla proposta di splenectomia terapeutica fatta dal COES Centro Onco Ematologico Subalpino dell’Ospedale Molinette di Torino che lo ha in cura, decide di rivolgersi al nostro Istituto per intraprendere una cura omeopatica.Il trattamento di un caso così grave con scadenza programmata di intervento chirurgico di splenectomia ha imposto una monitorizzazione frequente dei parametri ematici e del quadro clinico. I risultati terapeutici, nonostante la sospensione totale della terapia convenzionale in atto e la sostituzione con la terapia omeopatica sono stati così rapidi e significativi da indurre gli ematologi del COES a sospendere la splenectomia programmata visto il rapido aumento delle piastrine, unico parametro clinico determinante per la scelta della via chirurgica. Il follow-up omeopatico è ormai a 10 mesi e le piastrine dopo essersi normalizzate nel primo mese sono rimaste tali

 

Studi preliminari su un caso di diabete 1 in una bimba di tre anni – Rel. Rebuffi Armida

Sempre più frequentemente viene richiesto il trattamento omeopatico anche per patologie gravi e/o croniche, soprattutto laddove il trattamento della medicina convenzionale ha effetti limitati o non soddisfacenti. La mancanza di dati in letteratura sul trattamento omeopatico di queste patologie e sul rilevamento dell’efficacy/effectiveness  ci costringe all’osservazione anche di un singolo caso, che pur essendo non significativo dal punto di vista “scientifico”, pur tuttavia ci fa riflettere sulle possiblità terapeutiche del rimedio omeopatico scelto correttamente.

Che cosa può curare l’omeopatia? – Rel. Ronchi Antonella

La sindrome di Klinefelter, disordine cromosomico caratterizzato dalla presenza in un maschio di un cromosoma X in sovrannumero, si accompagna con grande frequenza a disturbi sul piano mentale ed emozionale (dislessia, ansie, fobia sociale), che vengono considerati parte integrante del disordine. Verrà illustrato  il caso di un paziente  di 60 anni con sindrome di Klinefelter trattato da tre anni con iridium metallicum, analizzando i criteri della prescrizione e l’andamento del trattamento; discuterò dei tipi di sintomi che possono avvalersi con successo dell’approccio omeopatico, dei dubbi nella condotta terapeutica, soprattutto in riferimento a un problema di extrasistolia e flutter atriale.

 

Risultati del trattamento omeopatico unicista della Cefalea essenziale: revisione di una casistica selezionata – Rel. Piraneo Salvatore

La Cefalea essenziale benigna colpisce più dell’80% della popolazione nelle sue diverse forme e questa percentuale risulta sicuramente in aumento negli ultimi decenni. Risulta inoltre essere una delle cause più comuni di accesso medico in pronto soccorso, fino al 16% degli accessi totali internistici. Ovviamente le Cefalee essenziali sono praticamente a rischio zero per la vita rispetto alle Cefalee secondarie o sintomatiche ( emoraggia subaracnoidea, meningiti, tumori etc..). La  Medicina Tradizionale si limita alla diagnostica selettiva ed  al trattamento della malattia in modo assolutamente sintomatico, senza perciò eradicare la Malattia stessa alla sua base; la conseguenza necessaria è che numerosi soggetti, spesso in età pediatrica, risultano portatori di questa malattia, comunque invalidante, per decenni. La Medicina omeopatica unicista, attraverso  una impostazione diagnostico-terapeutica diversa con una  individualizzazione di patologia e quindi di rimedio, può ottenere, con la giusta selezione del farmaco omeopatico, risultati importanti sul trattamento della malattia vera e propria.

 

Ansia nei tre regni animale, vegetale e minerale – Rel. Avolio Alessandro

Con questo lavoro verrà evidenziata la differenza, nelle modalità di eziologia,  di insorgenza, di gestione e  di sviluppo, dell’ansia nei tre regni vegetale animale ed minerale. Tutto questo verrà effettuato con l’ausilio di materiale video, tramite il quale si evidenzieranno  i diversi modi di esprimere non solo l’ansia ma anche i propri disturbi fisici legati a questa. Questo lavoro sarà inoltre basato sulla visione di alcuni video, con follow up di almeno un anno, che evidenzieranno, non solo prescrizione del rimedio unico ma anche la guarigione, rispettando in ambedue i casi la totalità sintomatologica del paziente.

 

Domenica 23 Novembre mattina  MEDICI

 

6° SESSIONE:  Ricerca scientifica in Medicina Omeopatica

Omeopatia classica e trattamento dell’amenorrea secondaria ipergonadotropica: insufficienza ovarica prematura, serie di casi clinici – Rel. Cardigno Paolo

Lavoro qualitativo atto a verificare la plausibilità ed utilità del trattamento omeopatico nella insufficienza ovarica prematura. Sono state seguite dal 2001 al 2007 inmodo prospettico tutte le pazienti con diagnosi, fatta dal ginecologo, d’insufficienza ovarica prematura. A tutte le pazienti è stato prescritto un trattamento omeopatico individualizzato secondo i principi dell’omeopatia classica e il farmaco omeopatico è stato assunto ogni 21-30 giorni sino alla ricomparsa delle mestruazioni e poi prima della probabile fase periovulatoria. A tutte le pazienti è stato richiesto di registrare le date delle mestruazioni, le loro caratteristiche quantitative, la comparsa di spotting e dei sintomi indicanti la ripresa dell’attività ormonale: mastodinia ciclica, dolore addominale intermestruale, muco cervicale. Sono stati valutati come esito principale il tempo di ricomparsa delle mestruazioni e come esiti secondari la regolarità mestruale, le caratteristiche del flusso e il decorso clinico dei sintomi/patologie acuti e cronici concomitanti.

 

Il sistema G.R.A.D.E.: nuove sfide ed opportunità per la ricerca clinica in omeopatia – Rel. Marino Francesco

La Medicina delle Evidenze si affermò, nel 1991, con l’ ambizione di divenire “il nuovo paradigma emergente” per medici  e ricercatori. Pur rappresentando un punto di svolta nel panorama scientifico, tuttavia questa cultura ha mostrato, in meno di 20 anni, una serie di lacune e contraddizioni, sia a livello etico che a livello metodologico. La Ricerca biomedica rischia di essere gravemente penalizzata e manipolata in nome di corposi interessi finanziari: persiste infatti, tra mondo industriale e mondo scientifico, un pesante e sempre più palese conflitto di interesse, che ha oltretutto inquinato la qualità e l’ indipendenza stessa degli studi clinici. Allo scopo di superare i limiti intrinseci della cultura EBM, un panel internazionale di esperti ha elaborato un nuovo criterio per la stesura delle linee guida: il sistema G.R.A.D.E. (Grading of Recomendations Assessment, Development and Evaluation). Questo sistema si basa su 2 parametri: la qualità dell’ evidenza  e la forza delle raccomandazioni.

La prima tiene conto della scala gerarchica degli studi clinici, come impostata dalla EBM (privilegiati, dunque, RCT e metanalisi a scapito degli studi osservazionali). La seconda prende in considerazione parametri “umanistici”, come il rapporto costi-benefici, la tollerabilità (in termini di eventi avversi), la qualità della vita, le preferenze del paziente, la sostenibilità dal punto di vista socio-economico: in questo caso gli studi osservazionali potrebbero prevalere o, quantomeno, “recuperare” il terreno perduto rispetto agli RCT.

 

Studio randomizzato in doppio cieco verso placebo per valutare l’efficacia del trattamento omeopatico nella neuropatia diabetica – Rel. Pomposelli Raffaella

Viene presentato uno studio prevede la selezione dei pazienti, sulla base dei criteri di inclusione e di esclusione, da parte del diabetologo che li valuta al momento dell’ingresso dello studio e successivamente ogni quattro mesi, e che ne cura il percorso di valutazione neurologica, se necessario il paziente sara’ valutato anche dal consulente neurologo. Successivamente alla entrata nello studio i pazienti verranno valutati da un medico omeopata che ne stabilirà la terapia appropriata sulla base dei principi guida della omeopatia. La valutazione del paziente verrà fatta con cadenza  quadrimestrale, fino ad un anno di trattamento, dal diabetologo, dal medico omeopata e dal neurologo sulla base di valutazione cliniche e strumentali (elettromiografia). Lo studio avrà durata complessiva di 24 mesi; 12 mesi per il reclutamento dei pazienti e 12 mesi di follow-up

 

Omeopatia e non violenza: figlie della stessa madre – Rel. Trespidi Riccardo

La medicina moderna è figlia della violenza e della guerra. Tutti i risultati ottenuti hanno richiesto sofferenza (animale e umana). La malattia è vista solo come un nemico da eliminare con metodi violenti. L’omeopatia è l’incontro tra la cultura occidentale (pragmatica, pratica, rigorosa, materialista, antropocentrista) e quella orientale (Spiritualista, biocentrista, naturalista, meditativa). L’unicità del paziente, della sua patologia e della terapia, sono elementi inscindibili dalla buona pratica della medicina omeopatica. Il massificare i pazienti e le malattie considerandoli uguali e ripetibili è l’errore chiave della medicina ufficiale. Se l’omeopata non considera oltre al paziente, l’ambiente nel quale esso vive, se l’omeopata non si pone i problemi relativi all’ottenimento dei rimedi omeopatici, se il medico omeopata non si batte per un ambiente vivibile, per il rispetto della vita di tutti gli uomini e degli altri animali, per un’alimentazione nonviolenta, per una ricerca senza tortura, potrà arrivare in alto ma non arriverà mai a toccare il cuore della sofferenza.

 

Sabato 22 Novembre 2008  mattina VETERINARI

 

4° – 5°  SESSIONE: Malattie croniche Diagnosi prognosi terapia a confronto

La zootecnia biologica e l’allevamento bovino – Rel. Venezia Pietro

Vengono esaminate le precauzioni che bisogna osservare nelle affezioni croniche, il medico veterinario omeopata dovrà quindi prescrivere il cammino da seguire ed in generale dovrà preoccuparsi di allontanare tutto ciò che potrebbe essere di ostacolo alla cura. Gli allevamenti biologici oltre che per una questione etica e gestionale (etica e responsabilità), sono più vicini all’arte del guarire omeopatico rispetto agli allevamenti convenzionali ed industriali. Oltre a ciò anche per quanto riguarda il potere, gli allevamenti bio sono regolamentati da leggi che ammettono ed anzi mettono in primo piano l’omeopatia

.

Problematiche da danni vaccinali: considerazioni e casi clinici – Rel. Rizza Roberto

Vengono riportate le esperienze di un veterinario omeopata con quella che è la più comune delle pratiche veterinarie, ovvero la vaccinazione.
Uno studio riportato da ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ) riporta un dato statistico secondo il quale il 70% circa delle entrate delle piccole strutture veterinarie sarebbe costituito appunto dalle vaccinazioni. Non stupisce infatti la diffusa refrattarietà dei colleghi al recepimento di informazioni contrarie all’abuso di tale pratica (considerata da rivedere in molti suoi aspetti, finora considerati eterni) che da qualche anno arrivano da più parti nell’ambito della stessa Medicina Convenzionale, sotto forma di articoli su riviste specializzate, ricerche, studi analitici e convegni nazionali ed internazionali. Si rivede infatti il concetto della necessità presunta del richiamo annuale e si mette in relazione il significativo aumento (o l’aumentato riconoscimento diagnostico) delle atopie, delle cistiti, delle otiti ed altro ancora di difficile risoluzione, proprio con la loro maggiore incidenza in quegli individui che sono maggiormente seguiti e che subiscono fino a tre interventi vaccinali nello stesso anno.

Trasversalita’ tra ricerche etologiche e omeopatia. Riflessioni sul processo di attaccamento e  sua influenza nella relazione con l’uomo: una chiave di comprensione per una materia medica veterinaria – Rel. Nuovo Marina

Comprendere la maniera in cui avviene la costruzione biografica di un individuo è cruciale anche per il mondo animale e, in particolare, per quelle specie –cane soprattutto, ma anche gatto- che da più tempo intrecciano il loro cammino con quello dell’uomo e che hanno assimilato il partner umano come una componente fondamentale per una corretta maturazione psichica. La lunga frequentazione con l’uomo ha favorito e indirizzato l’evoluzione di queste specie, determinando la comparsa di caratteristiche cognitive e intellettive peculiari il cui substrato neurobiologico è oggetto di studio delle più recenti ricerche etologiche. Lo scopo di questa relazione è mettere a disposizione della comunità veterinaria il lavoro svolto finora grazie alle competenze acquisite nell’ambito della medicina omeopatica e di quella comportamentale, a dimostrazione di come la trasversalità tra discipline sia la miglior forma di progresso, anche in medicina.

 

Valutazione dell’intervento omeopatico nei pazienti oncologici – Rel. Dodesini Mauro

Il lavoro si prefigge di dimostrare come sia facilmente realizzabile una terapia omeopatica in animali affetti da patologie oncologiche attraverso il metodo della totalità dei sintomi. Terapia o palliazione sono solo parole : il nostro obiettivo rimane essenzialmente quello di aiutare un organismo vivente che soffre : soltanto quando avremo verificato la sua capacità di reazione alla terapia e quindi alla malattia potremo fare una reale prognosi.

 

Patologie autoimmuni ed oncologiche – Rel. Eric Vanden Eynde

Verranno  esaminate le patologie autoimmuni e oncologiche prevalentemente nel  gatto come esempio di portatore di malattie autoimmuni e nel  cane come esempio per eccellenza di portatore di patologie oncologiche.

 

 

Domenica 23 Novembre mattina –  VETERINARI

 

6° SESSIONE:  Ricerca Scientifica in Omeopatia Veterinaria

Proposta di centro per lo studio delle patologie cancerose – Rel. Marcolin Cristina

Questo lavoro si propone di presentare un progetto che getti le basi per creare un centro per lo studio delle malattie tumorali il quale disponga di una banca dati di tipo osservazionale con finalità scientifiche. A tale banca dati faranno riferimento omeopati medici chirurghi e medici veterinari i quali, grazie ad un database ad hoc, potranno inserire, per ciascun caso trattato, una serie di osservazioni specifiche di tipo repertoriale, diagnostico e prognostico, oltre che, ovviamente, le valutazioni sull’andamento della patologia.

La raccolta sistematica e condivisa dei dati di cui sopra potrebbe consentire di integrare le nostre conoscenze e le nostre esperienze repertoriali ed omeopatiche.